Roma, 24 gennaio 2022, a partire dalle ore 15.00 si vota per il nuovo Presidente della Repubblica, dopo il settennato di Sergio Mattarella. Chi sono i candidati sulla scacchiera dell’élite?
Un drago a tre teste scruta nell’ombra e ha la forma di DRAGHI, D’ALEMA e MONTI.
Nonostante sembri che tali nomi non rientrino nella lista dei favoriti per la corsa al Quirinale, ma si sa meglio restare nel silenzio quando si ambisce a determinate mete, segnano comunque un pezzo di storia della Seconda Repubblica e rimangono influenti sullo scenario politico del momento.
Il primo nome che riecheggia nell’aria è sicuramente quello dell’attuale Premier: il tecnocrate che ha riunito sotto la sua figura la quasi totalità dei partiti italiani, da destra a sinistra. L’ex Goldman Sachs è sempre dietro l’angolo, anche se il Cavaliere ha dichiarato di vederlo meglio come Presidente del Consiglio per una “sana” guida del paese.
All’ipotesi di Draghi al Quirinale, così ha risposto D’alema: “L’idea che il presidente del Consiglio si autoelegga capo dello Stato e nomini un alto funzionario del Tesoro al suo posto mi sembra inadeguato per un grande Paese”. Già settimane fa, infatti, l’ex Premier ed ex leader della sinistra italiana aveva iniziato la sua crociata contro il Presidente del Consiglio in carica. Che stia tramando qualcosa di particolare?
Con l’arrivo della notizia di una possibile candidatura di Andrea Riccardi come Presidente della Repubblica per il centrosinistra, secondo alcuni si avvicinano invece dei tentativi di permeazione sulla figura di Mario Monti. Riccardi, infatti, dopo lunga carriera accademica alle spalle, è stato anche ministro del governo tecnico a guida Monti.
Tra i nomi più dibattuti negli ultimi giorni abbiamo
–Mattarella: A quanto pare, dai tempi di Napolitano, sembra ormai un’ipotesi fissa la possibilità di riconfermare il Presidente uscente. Almeno a parole, però, Mattarella non sembra interessato all’ipotesi di un bis. Per il resto, chissà…
– Marta Cartabia: Sarebbe il primo Presidente della Repubblica donna. Non è di certo una personalità politica, in quanto la sua prima esperienza in tale mondo parte nel 13 febbraio 2021, data in cui è diventata ministro della Giustizia nel governo tecnico di unità nazionale Draghi, succedendo al pentastellato Alfonso Bonafede. Proprio per questo forse è una figura intermediaria che riuscirebbe a garantire il proseguimento sulla strada dell’unità nazionale.
–Elisabetta Casellati: In quanto Presidente del Senato della Repubblica, il centrodestra potrebbe convergere su di lei come alternativa a Draghi, soprattutto dopo il passo indietro di Berlusconi. Non dimentichiamo inoltre che tramite la sua elezione si andrebbe a liberare una casella di grande importanza, anche se soltanto verso la fine della legislatura.
–Giuliano Amato: Una vita tra i più prestigiosi incarichi, convinto europeista, dotato di grandi conoscenze internazionali. Possiede buoni rapporti con il leader di Forza Italia e con il Pd, insomma tutte caratteristiche che ne fanno un possibile naturale candidato per la presidenza della Repubblica. Difficile però sia il candidato ideale anche per le forze ex populiste, come Lega e M5s.
–Pier Ferdinando Casini: Come da tradizione democristiana, Casini appartiene alla categoria ‘uno, nessuno e centomila’. Una vita all’interno del Parlamento, è stato con tutti e non è stato con nessuno. Dalla maggioranza all’opposizione, da Berlusconi a Monti, da indipendente nelle file del Pd fino ad Italia Viva. Il nome di Pier Ferdinando Casini è uno di quelli più tirati in ballo in questa tombolata ormai quasi al traguardo. Il centrodestra potrebbe individuare nella sua figura un punto di riferimento, l’appoggio del suo fidato compare Renzi sarebbe garantito, ed anche a sinistra non sta proprio antipatico.
Chi sarà secondo voi il prossimo Presidente della Repubblica? E soprattutto, nella sostanza, cambierà qualcosa? Scrivetecelo nei commenti e ricordatevi di sostenere la libera informazione con una semplice donazione. Grazie!