L’ex presidente brasiliano ha riacquistato tutti i diritti politici grazie a una pronuncia della Corte suprema. Condanne annullate, Lula può candidarsi di nuovo, magari già nel 2022 contro il presidente Jair Bolsonaro. Il giudice della Corte Suprema del Brasile, Edson Fachin, ha invalidato tutte le condanne dell’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva che, quindi, recupera i suoi diritti politici. Secondo quanto riporta il sito Globo.com, il giudice ha stabilito che la giustizia del Paranà non aveva competenza sull’inchiesta sulla cosidetta Operação Lava Jato per cui Lula era stato condannato nel 2018. La condanna impedì all’ex presidente di partecipare nelle presidenziali, nelle quali tutti i sondaggi lo davano vincente, e che andarono poi a Jair Bolsonaro.
Per il primo caso, Lula è stato condannato a 12 anni di prigione, per quello della casa di campagna a 17 anni, mentre il caso della fondazione non ha ancora raggiunto un verdetto finale. Per queste condanne, Lula ha trascorso 580 giorni in prigione ed è stato rilasciato quando la Corte Suprema ha cambiato la propria giurisprudenza e ha deciso che una persona può essere incarcerata solo quando non ci sono più appelli disponibili, e questo non era il caso dell’ex presidente. Fachin ha motivato la decisione con il fatto che questi casi, in cui Lula è stato accusato di aver ricevuto tangenti in denaro e proprietà da alcune delle imprese di costruzione coinvolte nello scandalo Lava Jato, non erano legati alla malversazione di denaro nella statale Petrobras, che erano quelli che giustificavano i processi.
Secondo il magistrato, la magistratura di Curitiba non ha giurisdizione sugli scandali Petrobras, che dovrebbero essere giudicati in altri tribunali. La decisione di Fachin dovrà essere vagliata dagli 11 membri della Corte Suprema al completo, ma non è ancora stata convocata. Se l’intera corte appoggerà la sentenza di Fachin, che si basa su quello che chiama un “errore procedurale” per “mancanza di giurisdizione”, Lula riacquisterà i suoi diritti politici e potrebbe anche essere un candidato presidenziale di nuovo nel 2022.
Secondo le leggi elettorali, Lula ha perso questi diritti nel 2018, quando una delle condanne che sono state ribaltate oggi dal giudice Fachin è stata confermata in seconda istanza. “Il giudice supremo Edson Fachin ha deciso di annullare tutte le condanne contro l’ex presidente del Brasile Lula. Luiz Inácio Lula da Silva, simbolo di speranza, coraggio e onestà, potrà partecipare alle prossime elezioni presidenziali del 2022! E ancora una volta ‘Lula Vale A Luta!'”. Così su Facebook Beppe Grillo. “La Corte Suprema del Brasile annulla ogni condanna nei confronti di Lula. Una bella notizia per la democrazia, la giustizia, la libertà”, scrive su Facebook Nicola Zingaretti.