Un viaggio nella storia tra i cambiamenti climatici; da Baghdad città più ricca del mondo alla vita nel deserto del Tassili. Estratto dal documentario “I Misteri della Cività Megalitica – integrale” intervista di Eugenio Miccoli a Felice Vinci, autore dei “I Misteri della Cività Megalitica“, “Omero nel Baltico” e il nuovo “I segreti di Omero nel Baltico“, in esclusiva su MePiù.
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Felice Vinci illustra il dilemma del clima in un’ottica diversa. I cambiamenti climatici sono sempre un qualcosa di catastrofico. Però una volta che si va a regime, è preferibile uno caldo ad uno freddo. In questo periodo ci troviamo in un regime di riscaldamento.
Nel periodo caldo medioevale che durò dal 900 al 1300 circa, i vichinghi erano riusciti a scorrazzare in tutto l’estremo nord fino all’America. Inoltre Baghdad era considerata la più ricca città del mondo, piena di giardini. Questo perchè l’evaporazione dovuta al riscaldamento faceva piovere in zone aride.
In quel periodo, quando in tutto il nord Europa la foresta di abeti arrivava fino al mare artico, contemporaneamente in quello che adesso è il deserto del Tassili nel Sahara, c’era vita. Ci sono ancora i graffiti rupestri che indicano come c’erano animali della Savana. Il Sahara in buona parte a quell’epoca era una savana.
Secondo alcuni studi, se l’attuale incremento di temperatura proseguirà, tra 50 anni buona parte della Siberia, attualmente invivibile, diventerà un ‘Locus amoenus’. Questo naturalmente comporterà l’innalzamento dei livelli del mare e problemi sulle coste. Ma come sostiene l’Ing. Vinci: “I cambiamenti climatici offrono grandi problemi ma anche grandi opportunità. Sta all’intelligenza dell’uomo trovare la maniera di ridurre i problemi e sfruttare al massimo le opportunità”.