Ospite ai microfoni di MePiù, Stefano Simonelli, Presidente uscente del XV municipio di Roma, non ricandidato per il Movimento 5 stelle alle amministrative 2021. Un dialogo con uno dei volti storici del movimento fondato da Beppe Grillo, allo scopo di comprendere quali sono state le ragioni che hanno portato al declino la sigla che per diversi anni ha dominato la scena politica del malcontento italiano.
Quali i cambiamenti dal 2016, dalla presa di Roma del sindaco Raggi? A cosa è dovuta, come la definisce lo stesso Simonelli, l ‘involuzione’ nel tempo? Un intervista che descrive la profonda difficoltà del passaggio dal periodo di contestazione al sistema a quello governativo.
Come spiega l’ex Presidente del municipio romano: “Quando si inizia un’esperienza di governo, non avendola mai affrontata prima, è normale che ci sia un momento di distacco tra quello che ho sempre chiamato e considero ‘attivista portavoce’ da ‘attivista non portavoce’”. Elementi che hanno portato ad un’apertura del Movimento alle forze civiche nella Capitale e all’esperienza all’interno di tutti i governi, compreso quello targato Draghi. Un’escalation verso l’istituzionalizzazione che sta dando vita ad un nuovo assetto del Movimento, in seguito all’uscita di massa di attivisti e amministratori storici.
Un auspicio infine, quello di Simonelli, il quale, tra i numerosi interrogativi, spera in una possibile rinascita di quel contenitore politico che per milioni di italiani rappresentò una speranza.