La propaganda a senso unico contro i non vaccinati colpisce ancora. Stavolta la stampa utilizza Lorenzo Damiano, 56 anni e leader del movimento “Pescatori di Pace”. La conversione da paladino ‘No Vax’ a ‘Pro vax’ convinto, non convince. Ecco il perché.
Damiano era stato leader della lista ‘Norimberga 2’ e aveva addirittura preso parte alla competizione elettorale per diventare sindaco di Conegliano. L’intento era chiaramente quello di cavalcare il malcontento No Green pass e in parte No Vax, il tutto con delle sfumature cattoliche tipiche del suo movimento ‘Pescatori di Pace’
Poi il virus che lo avrebbe colpito durante un viaggio a Medjugorje e la terapia sub-intensiva. Così fulminato sulla via di Damasco si è convertito anche lui improvvisamente al mito della scienza, annunciando in pompa magna che non appena uscirà dall’ospedale di Vittorio Veneto, correrà a vaccinarsi. Queste le sue dichiarazioni per i giornali: “vaccinatevi tutti, io mi vaccinerò. Il vaccino vi salva la vita”.
Una narrazione che sembrerebbe tipica di una favola conformista alla logica del mainstream: “e vissero per sempre tutti felici, contenti e siringati”. Ma qualcosa non torna.
Analizzando il percorso politico di Damiano, ritroviamo passaggi a dir poco contraddittori. Nel 2015, in qualità di leader del movimento ‘Pescatori di Pace’, ha posizionato i suoi uomini con Alessandra Moretti, candidata del Pd per le regionali in Veneto. Nel 2017 si è candidato a sindaco di Conegliano con il Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi ex Pd anche lui, presentandosi con lo stesso anche per le politiche 2018.
Poi l’accordo con Forza Nuova nel 2019, in vista delle elezioni Europee, per cui è diventato responsabile economico del gruppo sovranista europeo APF di Roberto Fiore. In seguito ha lanciato la rivista ‘L’Italia Mensile’ insieme a Giuliano Castellino.
Infine eccolo all’arrembaggio con la coalizione ‘Norimberga 2’ che lo vede alleato con il movimento ‘Riscossa Italia’ dell’ex Senatrice De Pin, eletta con il M5s, sostenitrice della lista di sinistra ‘L’Altra Europa con Tsipras’ in vista delle Europee 2014, e poi passata con la Federazione dei Verdi nel 2015.
Insomma, il signor Damiano sembrerebbe uno dei tanti volti pronti a riciclarsi, che provano a cavalcare la piazza contro le restrizioni, coscienti del potenziale elettorato rimasto senza punti di riferimento.
In ogni caso non ha resistito a qualche minuto di notorietà sulla stampa tradizionale e ha dichiarato ai giornali frasi di ravvedimento: “la mia visione adesso è cambiata”.
Ancora: “Basta manifestazioni e talk show che confondono le persone, la scienza e le potenze internazionali devono unirsi per dare una risposta a questa situazione”.
Infine: “fatevi il vaccino perché vi salva la vita. Il vaccino deve essere autentico e condiviso ovunque nel mondo”.
E se adesso fondasse un movimento in sostegno di Pfizer?
Non sarebbe il primo infiltrato nel dissenso, in quanto un caso analogo è rappresentato dall’ex Generale Antonio Pappalardo. In passato deputato per il PSDI, per un brevissimo periodo sottosegretario di stato alle Finanze del Governo Ciampi e creatore negli anni di sigle passeggere che hanno cavalcato il malcontento di turno.
Ebbene, Pappalardo, reinventatosi masaniello di piazza, è stato fondatore de ‘I gilet arancioni’ contro il lockdown e le mascherine, con cui è sceso in piazza tra fine maggio e inizio giugno 2020.
Queste però le sue dichiarazioni ambigue riportate dalla stampa nel dicembre 2020: “se ci fosse questo obbligo, io sarei il primo a farmi vaccinare, anzi mi offrirei volonario”.
Frase subito seguita da un’altra: “se questa risposta dovesse essere carente, se la percentuale dei vaccinati fosse molto lontana dalla soglia minima del 70% utile a ridurre il contagio ed evitare la diffusione della pandemia, allora si potrà pensare di renderlo obbligatorio”.
Parlando dei presunti ‘No Vax’ ha poi sottolineato: “nessuno li potrà obbligare a fare il vaccino; ma certo, saranno costretti a rimanere in casa, perché non potranno esibire la tessera vaccinale che consentirà l’accesso ai luoghi pubblici, dai negozi ai mercati, dai cinema ai ristoranti, dai teatri agli stadi”.
Ha poi concluso: “va però assolutamente smentito che il vaccino possa essere pericoloso, al di là di alcuni effetti collaterali che sono caratteristici di ogni vaccino, anche di quelli obbligatori per i bambini”.
Adesso invece è tornato a cavalcare l’onda ‘No green pass’ nelle piazze, come ha fatto dal palco di Circo Massimo il 20 novembre, ma non con il benestare di altri organizzatori.
È evidente che certi personaggi siano appositamente creati per spaccare o indebolire il fronte del dissenso.