Venerdì 22 ottobre era prevista una grande mobilitazione a Trieste. Il prefetto Valerio Valenti aveva ipotizzato addirittura che, a manifestare contro il green pass, sarebbero arrivate ben ventimila persone da varie zone d’Italia.
Sabato 23, a sostegno del baluardo della resistenza italiana, in tutte le città da nord a sud dello stivale, si stanno organizzando moti di protesta contro la politica del lasciapassare. Inoltre a Roma, Enrico Montesano, volto ormai noto della contro-narrazione, ha lanciato un invito per un sit-in in Piazza Ugo La Malfa.
Dopo gli scontri avvenuti nei giorni precedenti a Trieste, gli organizzatori della protesta avevano assicurato che nella giornata di venerdì si sarebbe tenuta una manifestazione pacifica, per la precisione un corteo. La polizia si è però da subito allarmata per i possibili effetti che la rabbia dei cittadini, accumulatasi in questi giorni, avrebbe potuto generare. In effetti non sono passate inosservate sui social le numerose immagini degli atti di lunedì scorso, quando il presidio dei portuali davanti al molo di Trieste è stato sgomberato dalle forze dell’ordine con metodi brutali, tramite idranti e manganelli.
Non sono passati inosservati i video dove lavoratori inermi venivano colpiti e inondati d’acqua sotto il freddo autunnale, tantomeno è svanito il ricordo di quanto verificatosi a Roma il 9. Il corteo però è stato annullato proprio giovedì 21 da Puzzer, ex portavoce del sindacato CLPT dei lavoratori portuali e volto simbolico della protesta, il quale ha invitato tutti a fare retromarcia per “non cadere nella trappola”. Le motivazioni dell’annullamento dell’evento sarebbero dovute all’eccessiva atmosfera di tensione e alla possibile infiltrazione di violenti, che rovinerebbero i veri intenti della protesta. Ciò ha lasciato negli animi numerosi interrogativi.
Il richiamo triestino non è comunque rimasto inascoltato e di conseguenza, in supporto, molti capoluoghi hanno pianificato delle manifestazioni di piazza per sabato 23. Negli ultimi tempi, in realtà, per alcune città, le proteste sono divenute pane quotidiano, visto il forte malcontento generale verso il lasciapassare.
Inoltre, sempre sabato, nella Capitale, il celebre attore Enrico Montesano, ha organizzato una manifestazione di piazza, a cui parteciperanno l’On Sara Cunial, la giornalista Margherita Furlan, l’Avv. Roberto Ionta, il segretario del movimento 3V Luca Teodori, medici ed altre personalità non in linea con la dottrina del cincischio. Montesano, sabato 16, si era recato in Friuli proprio per sostenere la causa dei portuali di Trieste ed esprimere loro la sua più totale solidarietà.
Sembra che al Governo la situazione sia sfuggita di mano e che le continue strette in ambito lavorativo, stiano portando ad un malcontento generale non più ignorabile. La rabbia popolare si sta traducendo in piazze piene in tutta la nazione e forte astensione dal lavoro. Nelle piazze i cittadini reclamano soltanto due cose: la libertà di scelta e l’abolizione di un provvedimento che non ha precedenti in nessun altro paese democratico al mondo.