La riforma della Giustizia o Riforma Nordio, è stata pubblicata in gazzetta ufficiale il 2 Luglio 2024 ed è a tutti gli effetti legge. Si discute sugli effetti che avvantaggerebbero i colletti bianchi, come nel caso di Toti, oggi ai domiciliari, sull’abolizione del reato di abuso d’ufficio e sulla riforma del reato di traffico illecito di influenze.
Oltre a questo c’è anche la riforma dei procedimenti in merito di misure cautelari, il divieto di pubblicazione delle intercettazioni e il divieto di utilizzo delle intercettazioni di terze parti. Vediamo nel dettaglio puto per punto di una riforma che apparentemente porta solo una buona notizia: l’inappellabilità da parte dei PM in caso di assoluzione in primo grado.
A chiarirci le idee, l’Avvocato Maurizio Giordano del Foro di Torino ospite di Eugenio Miccoli in “Era tutta campagna Podcast”.
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