Già da domenica scorsa in serata, ma soprattutto lunedì 14 gli autotrasportatori sardi si sono fermati. La loro non è una semplice protesta ma la conseguente impossibilità ad accendere i motori a causa dei problemi lungamente lamentati ai quali si è aggiunto il rincaro dei prezzi del carburante.
In collegamento la parola di un referente del comitato spontaneo – Mauro Ruggeri.
In questa occasione non hanno potuto aspettare le trattative dei rappresentanti di categoria con le Istituzioni, hanno dovuto spegnere i mezzi senza il loro consenso – ci spiega – anche affrontando le conseguenze del caso affinché la popolazione sarda fosse informata sulla situazione. I beni di prima necessità non verranno a mancare nell’isola, ma per loro è in atto una vera e propria speculazione sul carburante e necessitano di risposte immediate da parte delle autorità.
Son tutti in attesa di avere notizie dal vertice tra Sindacati, Governo centrale e Governo sardo. Nel frattempo continua la loro presenza nei presidi sulle coste dell’isola.
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