Procede spedita la battaglia legale sul decreto del coprifuoco in Olanda, Virus Truth Foundation ottiene l’annullamento del decreto governativo. Il coprifuoco costituisce «una violazione di vasta portata del diritto alla libertà di movimento e alla privacy». “Gli interessi dello stato sono più importanti di quelli del gruppo di protesta” ha detto la corte nella sua sentenza.
Revoca immediata del coprifuoco. Questa la decisione espressa nella mattinata di oggi dal giudice del tribunale internazionale dell’Aja. Secondo quanto stabilito oggi dalla Corte, la decisione di istituire un coprifuoco, è stata presa, nonostante l’Olanda non versasse in una situazione di emergenza. La corte dubita anche dell’utilità del coprifuoco. Secondo i documenti dell’Aja, ci sono «grandi punti interrogativi». Poiché è noto che la pressione sull’assistenza sanitaria è attualmente inferiore rispetto a prima, e ciò avviene in tutti i Paesi dell’Unione. Il coprifuoco costituisce «una violazione di vasta portata del diritto alla libertà di movimento e alla privacy». Inoltre, la norma «limita, tra l’altro, il diritto alla libertà di riunione e di manifestazione». Così ad oggi, secondo la corte, nell’ambito del caso promosso dal gruppo di protesta Virus Truth, il coprifuoco deve essere revocato immediatamente. Intanto il governo olandese ha presentato subito ricorso contro la sentenza e la decisione dovrà essere immediatamente riesaminata. Per cui il coprifuoco rimarrà in vigore fino a venerdì, quando la corte d’appello considererà i suoi meriti in un’udienza formale.
Com’è noto nei Paesi Bassi ci sono stati gravi disordini di piazza contro il coprifuoco. Nei giorni scorsi erano state arrestate centinaia di persone con tafferugli fra agenti e dimostranti, vetrine distrutte e saccheggi di vario tipo. Il malcontento delle masse, dai principali media main stream definito “Negazionismo” ed esasperazione si sono fusi anche in altre piazze europee dopo mesi di coprifuoco e lockdown più o meno duri.
Intanto il governo olandese ha presentato subito ricorso contro la sentenza e la decisione dovrà essere immediatamente riesaminata. Il ministero della Giustizia e della sicurezza afferma in una risposta a NU.nl di essere a conoscenza della sentenza e di star studiando il caso. Secondo quanto riferisce un portavoce del dipartimento, sono attualmente in corso consultazioni con il procuratore dello stato sulle conseguenze del verdetto; Il governo, tuttavia, ha fatto appello immediatamente, e ha chiesto a una corte d’emergenza di mantenere il coprifuoco in vigore fino a quando i giudici della corte d’appello avranno avuto la possibilità di esaminare il caso in modo più dettagliato. Il coprifuoco in Olanda, in vigore dalle 21:00 alle 4:30, era stato introdotto lo scorso 23 gennaio, con validità fino al 3 Marzo, con multe di 95 euro per chiunque venisse trovato in strada senza un motivo valido. La presentazione di un ricorso contro la sentenza del tribunale distrettuale dell’Aja sulla revoca non ha effetto sospensivo, dunque, nonostante il coprifuoco debba essere revocato, secondo quanto dichiarato da un portavoce del tribunale dell’Aia, non sono ancora note quali saranno le conseguenze della sentenza per le sanzioni pecuniarie irrogate per le sue violazioni; Per cui il coprifuoco rimarrà in vigore fino a venerdì, quando la corte d’appello considererà i suoi meriti in un’udienza formale.
L’udienza avrà luogo venerdì. “Gli interessi dello stato sono più importanti di quelli del gruppo di protesta” ha detto la corte nella sua sentenza, “gli interessi di Viruswaarheid sono limitati a pochi giorni. L’interesse dello stato è di prevenire un effetto yoyo”, come apprendiamo da The Dutch Oven.
Ben diversa la storia nel “bel paese” in cui, pare, si ritenga, il coprifuoco una misura indispensabile per “contenere la diffusione del virus“… e chissà in questi giorno forse ancor di più, a causa di tutte queste varianti che ormai la fanno da padrone, almeno sui media ufficiali e tra i virologi da salotto!
MePiù continuerà a seguire le determine dei tribunali internazionali, in merito alle contestazioni delle misure restrittive, nell’auspicio, forse, che un giorno anche in Italia si possa assistere a battaglie del genere, fondate sul buon senso in relazione ai dati scientifici super partes e verso un orizzonte comune di responsabile liberazione.