“Anche se risulta difficile comprenderlo, tutto quello che ci accade durante la giornata, tutto, dipende semplicemente da noi, perché noi lo abbiamo creato.” “In questo contesto, tutto ciò che accade nel mondo, è qualche cosa che l’umanità intera sta inconsapevolmente producendo.” Estratto dall’intervista di Eugenio Miccoli a Corrado Malanga.
Trascrizione dell’estratto :
– Secondo lei, in tutto questo discorso, ponendo le basi su tutti questi elementi che ha dato lei, quello che oggi chiamiamo il fenomeno del “cambiamento climatico” come si incastra in questa storia?
– Anche se risulta difficile comprenderlo, tutto quello che ci accade durante la giornata, tutto, dipende semplicemente da noi, perché noi lo abbiamo creato. Quindi non è un caso che io mi incontri con il signor Rossi e faccia con il signor Rossi, oggi, questo discorso e non l’abbia fatto ieri o domani, perché io ho bisogno di creare una “situation comedy” in cui il signor Rossi, con la sua realtà esterna, mi dimostri qualcosa che a me serve. In questo contesto, tutto ciò che accade nel mondo, è qualche cosa che l’umanità intera sta inconsapevolmente producendo. Esempio ci sono: i tifoni, le mareggiate, i terremoti, cioè c’è uno stato di instabilità planetaria, che ci fa temere dall’oggi al domani, che qualche cosa di apocalittico colpisca questo pianeta, e in effetti qualche cosa di apocalittico sta piano, piano, accadendo. Cioè lo vediamo con i cambiamenti climatici, che non sono più quelli di una volta, a riflesso, siccome noi siamo i creatori dell’Universo, questo lo stiamo creando noi, perché? Perché non ci rendiamo conto del disagio interno, che la società moderna sta vivendo in questo momento e abbiamo bisogno di un allarme esterno, che ci dica: “no, le cose così non vanno, non bisogna vivere così, bisogna vivere in un altro modo”, cioè con più armonia e allora l’aspetto che noi viviamo di disarmonia interna, viene automaticamente estroiettato e ributtato addosso a noi, a specchio, sotto forma di disastri naturali.
– Quindi noi stiamo sviluppando quelle manifestazioni, che palesino il fatto che, abbiamo una carenza, a livello coscienziale di consapevolezza?
– Esattamente. E il concetto fondamentale, che io credo di aver capito, è che: noi abbiamo fatto tutte le rivoluzioni possibili e immaginabili, abbiamo fatto la rivoluzione storica, la rivoluzione culturale, la rivoluzione militare, la rivoluzione economica, la rivoluzione….
– Informatica.
– Informatica, benissimo, l’unica rivoluzione che non abbiamo ancora fatto, perché le altre non hanno funzionato, è la rivoluzione coscienziale. Cioè costruire dentro di noi, quel matrimonio alchemico, tra la parte animica e la parte spirituale, cioè tra la nostra parte femminile e la nostra parte maschile, direbbe lo psicanalista di turno, per cui dentro abbiamo acquisito armonia nell’istante in cui, noi torniamo a essere chi eravamo una volta, la coscienza integrata, ma questa volta consapevole, automaticamente fuori creeremmo un mondo coerente con il noi dentro, quindi un mondo armonico. Cosa vuol dire questo? che non c’è più il tempo di fare i girotondini davanti a Palazzo Madama, per far credere al governo che ha fatto una cosa giusta o una cosa sbagliata? Prima fatti la rivoluzione dentro, prima acquisisci consapevolezza di te e poi vedrai che il mondo, non c’è bisogno di manifestazioni di piazza, va avanti, andrà, si correggerà da solo.