La Francia, dopo aver operato in Africa per decenni come potenza neocoloniale, si vede oggi progressivamente scalzata a favore di nuovi partner come la Russia, che garantisce protezione militare, e la Cina, in grado di favorire uno sviluppo economico che possa avvantaggiare davvero tutte le parti.
I mutamenti di ruolo della Francia, tanto in Africa come in Europa, così come quello della Germania, sembrano essere il riflesso, della volontà statunitense di ricostruire la propria industria a scapito dei suoi principali competitori europei. In poche parole: l’impero statunitense sembra che stia cercando di drenare risorse dalla periferia per rimpolpare la sua industria e ristabilire la sua economia.
L’analisi di Arnaldo Vitangeli (Il Puzzle), ospite su “Era tutta campagna” Podcast con Eugenio Miccoli.
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