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“Anche se in possesso di certificazione verde prevista per legge, mi viene impedito di esercitare il diritto allo studio e alla formazione”

Il 24 gennaio, una tirocinante è stata cacciata dall’ospedale Santa Chiara di Pisa perché senza pass rafforzato. La stampa la crocifigge come “No Vax”. Ma siamo sicuri che sia tutto come riportato dalle cronache locali?

Il 24 gennaio, una tirocinante è stata cacciata dall’ospedale Santa Chiara di Pisa ed in seguito sospesa perché senza pass rafforzato. La stampa la crocifigge come “No Vax”. Ma siamo sicuri che sia tutto come riportato dalle cronache locali? A detta della ragazza per i tirocinanti basta il pass base fino al 15 febbraio e quanto avvenuto si tratterebbe di “violazione del diritto allo studio”.

“Sbatti il mostro in prima pagina”, era il titolo di un film del 1972, ambientato nel clima teso della contrapposizione politica degli anni di piombo, dove la redazione di un giornale deve incastrare una persona per strumentalizzare politicamente una vicenda. Ad oggi sembra però ritornato il tempo della caccia alle streghe, della persecuzione dei non allineati alle logiche di sistema. È il caso della tirocinante cacciata dal Santa Chiara perché senza pass rafforzato.

I giornali che hanno affrontato il caso, hanno descritto la giovane come una tirocinante che “non intendeva attenersi alle normative anti contagio“, usando titoli propagandistici come “In corsia al Santa Chiara senza green pass: tirocinante no vax denunciata”. Questa la narrazione di uno delle varie testate che ha affrontato il caso: “Sul posto il medico di turno, che aveva fatto partire la segnalazione, ha riferito che la studentessa tirocinante pretendeva di svolgere l’attività nel reparto di ostetricia e ginecologia sprovvista di green pass rafforzato, previsto dalle normative vigenti. La donna, che non intendeva uscire dalla struttura, impedendo quindi la normale attività ospedaliera ai medici ed infermieri presenti, con il suo atteggiamento non collaborativo ha costretto i sanitari a richiedere l’intervento della Polizia”.  Ancora: “La tirocinante è stata identificata dai poliziotti e denunciata alla Procura della Repubblica per il reato di interruzione di servizio pubblico”. 

Insomma, la classica narrazione conformista, pronta a provocare reazioni di sdegno generale verso il “disobbediente” di turno. In realtà, dietro questo caso di cronaca potrebbe delinearsi qualcos’altro, un abuso o una violazione del diritto allo studio, ad esempio. Infatti la donna si è affidata ad un legale per far valere i suoi diritti. 

La questione ha raggiunto anche diverse testate non proprio conformi alle logiche del giornalismo tradizionale, come la nostra, fino ad arrivare a personaggi politici come l’eurodeputata ex leghista, Francesca Donato. Noi di MePiù abbiamo sentito la tirocinante, la quale ci ha esplicitamente chiesto di restare in anonimato, confermando che sta procedendo per via legale in merito all’accaduto. Di seguito riportiamo la sua lettera inviata alla nostra redazione, in cui racconta nel dettaglio, con tanto di riferimenti normativi, la sua versione dei fatti. Sembra infatti che la giovane avesse eccome il suo green pass base per accedere alla struttura ospedaliera e svolgere il tirocinio, ma non rafforzato, poiché fino al 15 febbraio non è necessario il green pass rafforzato.

La lettera:

“Sono la Studentessa Tirocinante Universitaria del Corso di Laurea delle Professioni Sanitarie dell’Università di Pisa che in questi giorni si è trovata sbattuta sui giornali ed etichettata come “Tirocinante No Vax o No Green Pass” anche se mi sono presentata al Tirocinio con regolare Certificato Verde come previsto per Legge per Studenti Universitari che ad oggi non hanno alcun obbligo né di controllo “rafforzato” né di vaccinazione.

Ho svolto il mio tirocinio regolarmente presso AOUP Santa Chiara Pisa in quanto in possesso di regolare Certificazione Verde Covid-19 come previsto per Legge per Studenti Universitari finché con l’entrata in vigore dal 06.12.2021 della modalità “rafforzato” nell’App di verifica, sono stata oggetto di discriminazione, violazione del Regolamento UE 953 e della privacy da parte degli operatori sanitari che hanno preteso di utilizzare la modalità “rafforzato”, non prevista per legge, per farmi accedere al tirocinio impedendomi lo svolgimento dello stesso con controlli anche alle 3 di notte e/o l’accesso.

 A seguito di ciò ho richiesto formalmente la Legge di riferimento che introducesse questo obbligo di esibizione e controllo “rafforzato” nei confronti degli Studenti Universitari Tirocinanti delle Professioni Sanitarie dell’Università di Pisa.
 In assenza di obbligo imposto con una Legge nazionale, AOUP il 30.12.2021 ha prodotto un Protocollo interno in cui chiedeva il controllo “anche Rafforzato” per Tirocinanti. Ho risposto alla mail con una mail in cui mettevo in luce che ad oggi 30.12.2021 una normativa non c’è in merito e non può essere richiesto.

Così dal 30.12.2021 sono andata in tirocinio come da turno programmato ma gli operatori AOUP Santa Chiara hanno applicato il regolamento interno seppur contro la Legge nazionale e mi hanno impedito di svolgere il tirocinio facendomi ad ogni accesso (sono stati 3 accessi) un verbale di accertamento contestazione in cui hanno aggiunto a penna “mancanza di esibizione GP rafforzato” perché non previsto sul modulo di accertamento contestazione.

Il 14.01.2022 sono entrata in turno alle 21.00 e il controllo della Certificazione Verde è avvenuto dopo le 23.30 perché il reparto necessitava della mia prestazione: diversi operatori sanitari erano assenti perché risultati positivi al Covid e anche l’orario dei dipendenti è stato rimodulato in turni di 12h per sopperire alla carenza di personale. Quella sera mi hanno fatto il verbale di accertamento contestazione ma mi hanno permesso di rimanere in turno fino alle 7.00 perché l’ora era tarda e non se la sono sentita di buttarmi fuori.

 Il 24.01.2022 ho inviato una PEC DIFFIDA indirizzata ad AOUP, Primario e altri soggetti specificando che la Legge vigente non prevede alcun controllo “rafforzato” ma che ENTRERÀ IN VIGORE IL 15.02.2022 VISTA L’INTEGRAZIONE ALLA CONVERSIONE IN LEGGE DEL DL 172/2021.

Nonostante la Diffida e il mio possesso della Certificazione Verde prevista per Legge e anche un Tampone Negativo, alla mia entrata in turno il 24.01.2022 alle 21.00, mi hanno immediatamente sottoposto alla verifica della Certificazione Verde “rafforzata”, non mi hanno permesso di stare nel reparto e mi hanno messo in una stanza sotto sorveglianza di un vigilante interno.

Ho contattato le forze dell’ordine affinché intervenissero per accertare i fatti ma non sono intervenute perché secondo l’operatore non sussisteva “emergenza”, per poi invece intervenire pochi minuti dopo con la chiamata del Primario. I 2 agenti intervenuti mi hanno notificato un verbale di identificazione con oggetto indagine per Interruzione di Pubblico Servizio.

La normativa di riferimento per gli Studenti Universitari è il DL 111/2021 che obbliga al possesso ed esibizione della Certificazione Verde con controllo a campione.

Ad oggi non c’è a carico degli Studenti Universitari alcun obbligo né di possedere ed esibire Certificazione Verde “rafforzata” né di vaccinazione che infatti è stata introdotta dal legislatore con l’INTEGRAZIONE DELLA CONVERSIONE IN LEGGE DEL DL 172/2021 art. 1 comma 1bis pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 25.01.2022:
“1-bis. L’obbligo di cui al comma 1 è esteso, a decorrere DAL 15 FEBBRAIO 2022, anche AGLI STUDENTI DEI CORSI DI LAUREA IMPEGNATI NELLO SVOLGIMENTO DEI TIROCINI PRATICO-VALUTATIVI FINALIZZATI AL CONSEGUIMENTO DELL’ABILITAZIONE ALL’ESERCIZIO DELLE PROFESSIONI SANITARIE. La violazione dell’obbligo di cui al primo periodo determina l’impossibilità di accedere alle strutture ove si svolgono i tirocini pratico-valutativi. I responsabili delle strutture di cui al secondo periodo sono tenuti a verificare il rispetto delle disposizioni di cui al presente comma secondo modalità a campione individuate dalle istituzioni di appartenenza” che esplicitamente dimostra che tutti i provvedimenti e discriminazioni presi nei miei confronti sono illegittimi ed infondati in mancanza ad oggi di una Legge che lo impone e che guarda caso è stata introdotta ed estesa alla categoria tirocinanti a partire dal 15.02.2022.

Il 27.01.2022 ho ricevuto notifica dell’estratto della Delibera del 25.01.2022 del Consiglio di Studi dell’Università, di cui ho richiesto accesso agli atti perché non allegata, che “accerta l’interruzione del tirocinio … a decorrere dal 30 dicembre u.s., in forza del provvedimento del Direttore Generale dell’AOUP”, quindi una sospensione del tirocinio retroattiva dal 30.12.2021.

Il Tirocinio costituisce un’attività curriculare prevista dal Piano degli Studi del Corso di Laurea delle Professioni Sanitarie, permette agli Studenti di mettere in pratica le conoscenze acquisite nel percorso teorico formativo e di applicarle a casi concreti con la guida e la supervisione di un tutor che lo affianca. Il Tirocinio è una parte viva ed essenziale per la formazione di un professionista sanitario.

Con questi provvedimenti di fatto, ANCHE SE IN POSSESSO DI CERTIFICAZIONE VERDE PREVISTA PER LEGGE, mi viene impedito di esercitare il DIRITTO ALLO STUDIO e alla FORMAZIONE previsto e tutelato dalla Costituzione Italiana.

Chiedo di rimanere anonima per evitare ulteriori discriminazioni e/o pressioni interne od esterne.

La Studentessa

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