Gli Usa solidali con l’isola che Pechino vuol riportare sotto il suo controllo. La Cina ha aumentato la pressione su Taiwan durante il fine settimana, con un numero insolitamente elevato di jet da combattimento che si sono avvicinati all’isola. Taiwan è una parte “inalienabile” del territorio cinese e i due lati dello Stretto “saranno riunificati” è un “trend della Storia”. Lo ha dichiarato il Ministro degli esteri cinese, Wang Yi, nella conferenza stampa a margine dei lavori della sessione annuale plenaria del congresso nazionale del popolo, l’organo legislativo del Parlamento cinese. Gli Stati Uniti e la Cina sono in disaccordo sull’influenza nella regione indo-pacifica, le pratiche economiche di Pechino, Hong Kong, Taiwan e i diritti umani nella regione cinese dello Xinjiang.
Una dozzina di cacciabombardieri insieme a un aereo da ricognizione e due aerei antisommergibile, secondo le dichiarazioni del ministero della difesa di Taiwan. Il giorno prima, la Cina aveva inviato otto bombardieri in grado di trasportare armi nucleari e quattro jet da combattimento nella stessa area a Sud-Ovest dell’isola, oltre a un aereo da ricognizione. In entrambe le occasioni, Taiwan ha inviato aerei, emesso allarmi radio agli aerei cinesi e dispiegato sistemi missilistici di difesa aerea per monitorarne l’attività.
L’impegno degli Stati Uniti verso Taiwan è “solidissimo”, ha affermato il dipartimento di Stato americano mentre ammoniva che “il tentativo di intimidire” l’isola da parte della Cina sia una minaccia alla pace regionale. Le prime frizioni tra la Cina e la nuova amministrazione americana si sono già intraviste quando Hsiao Bi-khim, rappresentante di Taiwan a Washington, è stata formalmente invitata a partecipare alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente Joe Biden. Per Pechino si è trattato di una mossa senza precedenti, la prima dal 1979, ovvero da quando Washington spostò il riconoscimento da Taiwan nel 1979.
Taiwan è una parte “inalienabile” del territorio cinese e i due lati dello Stretto “saranno riunificati” è un “trend della Storia“. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, nella conferenza stampa a margine dei lavori della sessione annuale plenaria del Congresso nazionale del popolo, l’organo legislativo del Parlamento cinese.
“Auspichiamo che gli Stati Uniti capiscano quanto sia sensibile la questione”, ha proseguito il ministro degli Esteri, auspicando che l’attuale amministrazione Usa prenda le distanze dalla precedente, guidata da Donald Trump, “e non giochi con il fuoco”. Il ministro degli Esteri Wang Yi, ha avvertito che la Cina ha “la capacità di confrontarsi contro qualsiasi spinta separatista: deve essere chiaro che non c’è alcun margine di compromesso o per concessioni”, ha aggiunto Wang rispondendo a una domanda sui maggiori contatti tra Usa e Taiwan. Taiwan, Cina avverte: “Indipendenza significa guerra“. Il Pentagono: “Non c’è motivo per lo scontro”.
Interrogato sui recenti attriti tra Stati Uniti e Cina su Taiwan, Xinjiang e il conteso Mar Cinese Meridionale, Wang ha detto che Pechino “non accetterà mai accuse infondate e calunnie”. Gli Stati Uniti hanno usato la democrazia e i diritti umani come basi per interferire arbitrariamente con gli affari di altri paesi, ha detto. “Gli Stati Uniti dovrebbero rendersene conto il prima possibile, altrimenti il mondo continuerà a sperimentare l’instabilità”.