Che cosa avviene in Via Fani? L’azione terroristica dura due minuti e cinquantasei secondi. La sparatoria cinquantasei secondi. Vengono sparati novantasei colpi di arma da fuoco in così breve tempo.
Tanto è fulminea l’azione, tanto è violenta che i due carabinieri, Leonardi e Ricci, vengono colpiti stando in auto da una distanza di dieci centimetri alla nuca. Quindi significa che chi aveva sparato si era avvicinato al cristallo dell’auto. Alberto Franceschini dirà poi: “Non avevamo grande dimestichezza con le armi e spesso ci siamo sparati sui piedi“. Ad Alberto Franceschini è stato chiesto il perché dopo la sparatoria c’è stato il colpo di grazia alla scorta? Perché nessuno doveva poter riferire quello che aveva visto, è la drammatica risposta.
Che cosa potevano aver visto? Le Brigate Rosse che andavano a fare il rapimento Moro? No! Perché il Procuratore della Repubblica di Roma disse: “È ormai certo che in via Fani, con le Brigate Rosse ci fossero uomini della mafia romana, la Banda della Magliana, uomini dei servizi segreti deviati italiani e uomini dei servizi segreti europei che avevano almeno un interesse, creare caos in Italia.”
L’unico che non subisce il colpo di grazia è il poliziotto Zizzi che era seduto dietro, nell’auto della polizia – quindi la seconda auto – avanti a destra. Chi è Zizzi? Uno che non c’entrava assolutamente nulla con la scorta di Moro: venne chiamato il 16 marzo mattina a sostituire un poliziotto – che si chiama Rocco Gentiluomo – il quale, secondo il suo collega Adelmo Saba avrebbe riferito: “Mi hanno voluto salvare e mi hanno messo in ferie“.
Moro-Leaks: La più completa raccolta di fatti e informazioni documentali sul ‘caso Moro’ attualmente in circolazione. Dal creatore di The Moro Files, il nuovo libro-intervista di Eugenio Miccoli a Gero Grassi su uno dei più grandi misteri della Repubblica italiana. Acquista il libro su mmzero.it