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ARTE

SIETE SICURI CHE IL PAZZO SONO IO? Federico, ho 84 anni e sto nascendo adesso. Taranto #MeTour2020

Il MeTour2020 ci ha portati a Taranto. Mentre ci stavamo muovendo per le strade della città, abbiamo incontrato Federico, figlio di uno dei costruttori più importanti a Taranto del dopoguerra. Federico è stato dichiarato totalmente incapace di intendere e di volere dal centro di igiene mentale della sua città.

Il MeTour2020 ci ha portati a Taranto. Mentre ci stavamo muovendo per le strade della città, abbiamo incontrato Federico, figlio di uno dei costruttori più importanti a Taranto del dopoguerra. Federico è stato dichiarato totalmente incapace di intendere e di volere dal centro di igiene mentale della sua città. Nonostante questo, le sue parole ci hanno rapiti. Eugenio Miccoli ha catturato questo momento di verità che rimarrà nella storia di MePiù. In questo articolo potete leggere la trascrizione completa, a cura di Flavia Minorenti della redazione di MePiù, del video disponibile anche sul canale Youtube MePiù a questo link: https://youtu.be/DADtFTadXro

Federico: Ma Lei è un fotoreporter?

Eugenio: Sono un videoreporter.

Federico: Siccome io adesso devo morire, come se non fossi mai nato e mai esistito. Succede che il mondo va alla rovescia. Tutto ciò che mi circonda non esiste, è tutto malvagità, mafia, furti, delinquenza. Le istituzioni, la magistratura, i giudici, gli avvocati, i professionisti di grido, il male sopravanza il bene di gran lunga, solo il 10-15% è di bene. Come fare allora, per distruggere questo 85% di male in tutto il Mondo? Questo è il quesito, la domanda, il punto interrogativo.
E allora ecco perché io vorrei esprimere queste cose, visto che porto con me la totale infermità da 60 anni, hanno approfittato di me e mi hanno messo sotto i piedi, per cui io non esisto. La natura che ci circonda è maestra di vita, perché tutte le forme di vita che non sono sempre le stesse ma si moltiplicano, tutte in equilibrio. Quindi, solo l’uomo è il più cattivo prodotto dell’Universo?

Eugenio: Ma ne siamo sicuri?

Federico: È un punto interrogativo, però allo stesso tempo il quesito bisogna porselo. Allora, ecco, ben vengano queste cose che fate, perché si deve diffondere il sapere, la cultura. All’università, che fanno? Anche se vanno all’università, prendono una laurea però rimangono sempre ignoranti.
In Italia, abbiamo la Costituzione più bella del mondo però non è agibile, perché sono sempre le forze del male che prevalgono. Io faccio parte dell’umanità, rappresento l’uomo, la stirpe dell’uomo, che noi abbiamo rivalutato, come principe dalla natura.
Non vogliamo più questa ignoranza, che specialmente proviene dalle religioni, in questo caso. Hanno messo in cattiva luce la stirpe dell’uomo e ancora oggi, Papa Francesco insulta la Costituzione tutti i giorni. La gente vuole sempre il meglio ma intanto devono far fronte alle tasse. Allora è successo che venti anni fa, mentre facevo una buona azione portando aiuti umanitari in Albania, mi hanno fatto una multa ingiustificata e per cattiveria mi hanno tolto tutto. E adesso mi ritrovo la totale infermità mentale e la incapacità di intendere e di volere, non ho più la mia autonomia. Non sono mai esistito. Eppure, ancora oggi, lavoro dalla mattina alla sera.
Solo io sono la persona antisociale?

Eugenio: Beh non mi sembra che sia proprio incapace di intendere e di volere.

Federico: Provate a venire con me all’igiene mentale. Quelli sono tutti delinquenti. Hanno usato come motivazione un’infrazione che ho commesso, mentre mi impegnavo a fare del bene a dei bisognosi albanesi, mi hanno fatto una multa e poi mi hanno consegnato un certificato che mi chiedeva di presentarmi all’igiene mentale. Quello che mi ha visitato era un primario morto di fame, avrà pensato: “Questo è l’uomo più ricco di Taranto. Io lo metto sotto ai piedi”.

Eugenio: Lei era l’uomo più ricco di Taranto?

Federico: Eh, almeno. Mio padre, fu abbandonato a Taranto Vecchia sulla spazzatura, nel vicolo degli Innocenti, dove ci sono due pietre nere, lì, in un vicolo, lasciavano i bambini e le persone che non potevano mantenere. E allora mio padre mi raccontava le sue avventure: fu raccolto morente a 7 anni e mezzo sotto un carretto. Naturalmente, non avendo nessuno. Viveva di espedienti o rubando, di qua e di là, pantaloni, scarpe, ecc.
Il problema è che, al di là dei fattacci che avvengono e che sentiamo ogni giorno in televisione, ci sono le istituzioni! Le persone che hanno il privilegio di avere un titolo di autorità dell’amministrazione, della cosa pubblica, detengono il potere e fanno quello che vogliono. Questo è amico di quello, quello è amico di quell’altro, quindi la magistratura è un bordello, è un mercato. E allora queste cose le potrei dire io a viva voce, ma se lo fai ti mettono in galera , perché ovviamente, così tu crei la rivoluzione! A 16 anni imparai tutto Leopardi a memoria, i canti. E mi dicono che sono uno smemorato.

Eugenio: Com’è il suo nome mi scusi?

Federico: Federico. 84 anni. Ora sto nascendo. Adesso sto aprendo gli occhi.

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