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COSTITUENTE. TOSCANO: “I COMPAGNI DI VIAGGIO SI INCONTRANO STRADA FACENDO”

L’evento, live da Roma e in diretta streaming su Vox Italia tv e su ByoBlu è stato largamente partecipato da un vastissimo numero di italiani. Nello spirito filosofico di questo evento vorremmo citare una frase di Giorgio Gaber “LIBERTÀ É PARTECIPAZIONE” che a nostro avviso si colloca come trait d’union che ben sintetizza gli interventi dei tre relatori.

L’evento, live da Roma e in diretta streaming su Vox Italia tv e su ByoBlu è stato largamente partecipato da un vastissimo numero di italiani. Nello spirito filosofico di questo evento vorremmo citare una frase di Giorgio Gaber “LIBERTÀ É PARTECIPAZIONE” che a nostro avviso si colloca come trait d’union che ben sintetizza gli interventi dei tre relatori. 

Il Prof. Mauro Scardovelli “Un movimento prima di tutto culturale per contrastare l’egemonia neoliberal globalista” frase emblematica che rende l’idea di una necessità di cambiamento politico proprio a partire dalla proposta di un cambiamento profondamente concreto della cultura, un risveglio delle coscienze a partire dalla Costituzione di una massa critica. Di qui l’esigenza di un movimento che sia prima di tutto culturale.

Il neoliberalismo è anticostituzionale” e poi continua “tutti i partiti, come pure il clero accademico e il circolo mediatico sono neoliberali”.

Ricordiamo brevemente che per neoliberismo si intende una dottrina economica (cui corrisponde, ovviamente, un’inscindibile ideologia politica), che è all’origine di tutti i nostri problemi. Semplificando, altro non è che la coronazione di un progetto di restaurazione del potere di classe da parte della “classe dominante” (risalente già agli anni venti del novecento ma iniziato ad attuarsi negli anni settanta); è la reazione delle élite che tanto avevano perso in termini di potere e di ricchezza nell’età contemporanea e soprattutto nei “trenta gloriosi” successivi al secondo dopoguerra (quando le Costituzioni “socialiste” associate alle politiche economiche keynesiane avevano portato benessere ai popoli e forza alle democrazie, tanto che nello studio “Crisi della Democrazia” del 1975 commissionato dalla Trilaterale si parlava della necessità di apatia e spoliticizzazione delle masse e di indebolimento del sindacato a causa di un pericoloso “eccesso di democrazia” da risolvere anche con l’introduzione di tecnocrazie).

Il secondo ad intervenire è stato l’ideologo del partito, il filosofo e professore Diego Fusaro, con una vera e propria lezione di filosofia politica applicata, costruita su di una straordinaria e lucidissima analisi della contemporaneità (sulla quale a breve pubblicheremo un’esegesi interamente dedicata). Qui ci limiteremo ad individuarne le linee principali: “Lo Stato neoliberale è uno Stato desovranizzato che governa per i mercati “ricordandoci così che un mercato libero non può esistere ove non vi sia una sovranità monetaria e militare, sottolineando così la contraddizione in termine nella vuotezza nominale di espressioni come neoliberalismo o democrazia”.

Poi con una citazione di Adam Smith “Il capitalismo non ha patria!”– passa ad una ferrata analisi del capitalismo globalista. Senza dubbio abbiamo ascoltato un Diego Fusaro impegnato in un’encomiabile analisi della storia politica contemporanea, che non lascia dubbi sulla linea ideologica del partito.

Infine, l’ultimo ad intervenire nell’iter dei lavori è stato un incandescente Francesco Toscano, presidente del partito e volto principale di Vox Italia TV che ricordiamo, nella giornata di oggi cambierà nome e simbolo mantenendo continuità giuridica con il passato. Secondo Toscano, questa giornata avvia la costruzione di uno spazio di condivisione e di attivismo più esteso: “I compagni di viaggi si incontrano strada facendo” e aggiunge che quando la meta è lontana il viaggio è assai lungo. Il percorso non sempre è sicuro e la meta può apparire incerta. Il presidente sembra voler anche rassicurare la folla e nel contempo ispirarla, come solo un vero leader sa fare “Preferisco perdere con voi che vincere con altri!”.

Quindi Vox Italia rimane Vox Italia, cambia solo nome e simbolo; tra i nomi candidati “Ancora Italia”, “Democrazia Sovrana” e “Liberazione Costituzionale”. Dopo un paio di interventi da parte del pubblico sulla scelta del nome, attendiamo adesso le decisioni ultime a tal riguardo e la scelta del nuovo simbolo di partito, sui quali vi aggiorneremo nel prosieguo della serata.

C’è anche spazio per un po’ di polemica: “Non si può militare in un partito e nel contempo portare avanti le idee del leader di un altro partito”, il riferimento potrebbe essere ai vecchi compagni che non hanno seguito la strada intrapresa.

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